27 maggio, 2008

Straordinari, ma neanche tanto

Bene, eccoci qua. Era da settimane che non scrivevo un post sul blog, ed ora torno a mettere per iscritto i miei pensieri per criticare la detassazione degli straordinari. Vediamo perché.

In primis, il provvedimento non favorisce assolutamente le classi più "deboli" dei lavoratori - donne e giovanni - ed i "disoccupati". Le prime rappresentano gran parte delle lavoratrici part-time e con impegni familiari e che non avranno di certo occasione di lavorare delle ore extra data la loro condizioni - i secondi hanno un lavoro precario o a volte non lo hanno proprio. Gli unici a beneficiare saranno coloro con un lavoro stabile e senza limiti di tempo e pesanti impegni familiari.

In secondo luogo, citando da un articolo trovato sul web: l'aliquota speciale del 10% crea diseguaglianze circa la tassazione dei redditi. E' violato il principio in base al quale due soggetti con lo stesso reddito debbano essere tassati allo stesso modo, perché il lavoratore con ha una componente di reddito derivante da straordinari o premi avrà un prelievo fiscale minore.
E ancora: se due redditi hanno uguale natura – derivano entrambi da lavoro dipendente – bisognerebbe tassarli con le stesse regole. Altrimenti si spalancano le porte a comportamenti elusivi. Nel senso che esiste il rischio di trasformare fittiziamente parte del salario in “straordinario” o “premio” per pagare meno imposte.


(Segnalo questo interessante articolo.)

Ma soprattutto, la mia mente sospettosa mi dice che se gli straordinari sono elargiti senza tasse gravanti su essi, molti datori di lavori furbetti non perderanno l'occasione di tenersi per se l'ammontare del reddito straordinario. Insomma, una cifra senza tasse è come se fosse data in nero, quindi non risulta complicato eludere le leggi e tenere per se ciò che spetta ai lavoratori.

Senza contare che, citando dall'articolo di prima: C'è poi un interrogativo di fondo a cui si dovrebbe dare risposta. Chi assicura che lavorare di più faccia crescere la produttività e il Prodotto interno lordo? Fare lavorare più persone con salari decenti, forse sarebbe questo l'obiettivo da perseguire per far crescere il paese. Invece, si è visto, la detassazione degli straordinari dà maggiori opportunità a chi l'impiego lo svolge già, ponendo le aziende nella condizione di chiudere le porte a nuovi ingressi.

Inoltre si tratta di un'altra tassa tagliata. E togli l'ICI. E fai il ponte. E togli gli straordinari. E togli il bollo. E dove diamine li recuperi i soldi? Se ci va bene li infilano in qualche altra tassa, se ci va male faranno dei tagli... ma la sanità va male per la malasanità, il lavoro va male per le morti sul lavoro, gli interni vanno male perché la polizia è tanta ma non difende niente, la ricerca è poco sviluppata, e vuoi fare i tagli? Ragazzi, la vedo brutta.

Tra l'altro quella dell'ICI è una truffa attraverso la quale il Silvio ed altri ricconi non pagheranno le cifre esorbitanti d'ICI - mentre la tassa media per un comune mortale è di 100-200 €/anno circa. E quello per cui l'ICI viene tolta solo sulla prima casa non è un dato favorevole al provvedimento: i mr. Berlusconi intesteranno la villa in Sardegna al figlio, quella ad Arcore alla moglie, l'appartamento a Roma alla figlia, ecc... c'è da dire che sono escluse le ville dal provvedimento, ma bisogna vedere i parametri per definire una villa e se sono inclusi gli appartamenti di valore.

E altri soldi in meno. Tutto provvedimenti in favore dei potenti e dei benestanti: il succo della filosofia della destra italiana.

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